La lettera di Berchet, al di là di quella che può essere una critica specifica legata all’opera di un compositore, mette in luce uno degli aspetti fondamentali della musica italiana del XIX secolo: il suo rapporto con la voce e con l’opera.
A partire dal XVIII secolo e per oltre duecento anni, infatti, l’opera lirica fu il principale prodotto della realtà musicale italiana: i compositori più famosi dell’epoca furono autori di melodrammi, mentre i più importanti virtuosi e insegnanti del Conservatorio di Milano erano costantemente impegnati presso il Teatro alla Scala o gli altri importanti teatri d’opera italiani.
Insigni operisti erano stati anche Vivaldi e Mozart, al quale, giunto in Italia fanciullo, fu chiesto di dimostrare la propria valenza cimentandosi appunto con l’opera; ma mai come nel corso dell’Ottocento la musica strumentale fu posta in secondo piano rispetto al teatro lirico.
All’interno di questo quadro generale, il Conservatorio di Milano e soprattutto la sua ricca biblioteca rappresentarono per tanti versi una realtà a parte: la raccolta di opere a stampa dal 1808 a oggi (la più vasta d’Europa), le donazioni da parte di quei nobili che amavano ascoltare nei loro salotti non solo le fantasie su temi d’opera care alle orecchie del pubblico dei teatri, ma anche opere strumentali italiane e d’Oltralpe, i decreti governativi che obbligavano editori e autori a deporre una copia di ogni partitura eseguita o pubblicata presso la biblioteca del Conservatorio, nonché i manoscritti delle opere didattiche scritte dagli insegnanti per i migliori allievi del Conservatorio stesso, hanno prodotto un corpus di oltre 500.000 unità bibliografiche che testimoniano come la civiltà strumentale italiana di quegli anni non fosse affatto “morta”. La Stagione di 2007/08 di Ensemble Hornpipe si propone di valorizzare, seppur nella ridotta misura consentitaci dalle nostre forze, questo patrimonio. Abbiamo dunque deciso di aprire la nostra terza stagione con un concerto dedicato a quello che potremmo definire il “belstrumentismo”, ovvero ad opere di autori italiani che hanno esaltato nei loro brani le qualità musicali dei diversi strumenti, in particolar modo Alessandro Rolla, insigne violista e violinista pavese, Luigi Boccherini, il giovanile Rossini delle composizioni strumentali, Leone Sinigaglia, musicista di area piemontese che, dopo aver studiato con Dvorâk e Brahms, scrisse opere di grande finezza strumentale, e Ottorino Respighi nella veste di orchestratore della celeberrima Ciaccona di Tomaso Vitali.Accanto a questo concerto approfondiremo il tema dello strumentismo in Italia negli stessi anni con brani cameristici di Antonio Vivaldi, Felice Giardini, Luigi Boccherini, Ernesto Cavallini, Nino Rota e Giacomo Puccini, allievi questi ultimi tre del Conservatorio di Milano tra le metà dell’800 e la metà del ‘900.Milano può vantare anche tra i suoi musicisti il Johann Christian Bach, che visse nel capoluogo lombardo tra il 1760 e il 1762: intorno all’opera della famiglia Bach abbiamo costruito un concerto che esplora la loro musica nella prospettiva della continuità stilistica tra Johann Sebastian Bach e i suoi figli e della continuità come cifra linguistica del padre, negata dai figli alla ricerca di uno stile irregolare o galantemente vario.
Infine vogliamo dedicare un concerto ad una delle colonne portanti della musica europea ed italiana: il canto gregoriano. Per questo proponiamo un brano ispirato ai temi gregoriani scritto da Bruno Bettinelli, compositore morto di recente e attivo didatta all’interno del Conservatorio di Milano alla cui biblioteca ha donato molte delle sue opere, affiancato da alcuni ispirati al suono antico della modalità gregoriana di Arvo Part, Henryk Mikołaj Górecki, e della musica rinascimentale con brani di Gustav Holst e Franco Margola, anch’egli insegnante al Conservatorio di Milano tra il ’52 e il ’57.

10 Novembre 2007 – Basilica di S.Nazaro in Brolo
Il bel strumentiamo italiano nel XIX secolo – L’orchestra da camera
Direttore: Carlo Goldstein
 Alessandro Rolla Sinfonia in Mi Minore
Giacchino Rossini Serenata
Luigi Boccherini Sinfonia in Re Maggiore
Leone Sinigaglia Suite per flauto e archi
Tomaso Vitali – Ottorino Respighi Ciaccona per violino archi e organo
 
8 gennaio 2008 - Circolo AlessandroVolta, MILANO
..autenticamente americano.

G.Gershwin: Rapsody in Blue
(versione per pianoforte solo ed ensemble di Luca Vonella)
 
26 gennaio 2008, Accademia Internazionale della Musica, Milano
Musica d'oggi

Direttore: Carlo Goldstein
 
Mauro Ciullo Miniatura I (2007) per flauto e trio d'archi
Sostene Calabretta Duo N°1 (2007) per clarinetto e pianoforte
Nicolò Colombo Tre vermetti non solitari (2007) per trio d'archi
Luca Valli L.V. “Lasciar vibrare” (2007) per flauto e pianoforte
Alberto Rampani Studio N°45 (2007) per quintetto d'archi
 
19 Aprile 2008 – Basilica di S.Nazaro in Brolo
Il bel strumentiamo italiano nel XIX secolo: la musica da camera

Ensemble HORNPIPE - Quartetto AURORA
 
Luigi Boccherini (1743-1805) Quintetto in Re Maggiore Allegro assai– Minuetto
Nino Rota (1911-1979) Cinque pezzi per flauto e arpa
Felice Giardini (1716-1796) Trio in Sol maggiore Andante
Gaetano Donizetti (1797-1848) Adagio e Allegro
Giacomo Puccini (1858-1924) Crisantemi, elegia per quartetto
Ernesto Cavallini (1807-1874) Adagio e tarantella
 
5 Aprile 2008 - Spazio SIRIN, Milano
Pianoforte: Lorenzo Caprotti - Violino: Federica Cavriana - Viola: Luca Vonella
A.Rolla: Allegro moderato
dalla Sonata per Viola con accompagnamento di Violino Op.post.
L.V.Beethoven: “Alla ingharese quasi un capriccio” Op.129
S.Rachmaninoff: Preludio in sol minore Op.23 n.5
J.S.Bach: Preludio e Fuga in Sib Maggiore BWV 866
A.Rolla: Allegro moderato
dalla Sonata per Viola con accompagnamento di Violino
F.Liszt: Rapsodia Ungherese n.15 “Marcia di Racoczy”
L.Jansa Moderato
dal Duetto I per violino e viola Op.70 Liv.1
G.Gershwin: Rapsody in Blue
(versione per pianoforte solo)
 
8 Marzo 2008 – Basilica di S.Nazaro in Brolo
Continuità e non:J.S. Bach e i suoi figli

Direttore: Carlo Goldstein
W.F. Bach Sinfonietta in Do maggiore
J.S.Bach Concerto per due violini, archi e continuo in Re minore
J.Cage Five per cinque esecutori
J.C.Bach Concerto in Sib maggiore per arpa e archi op.1 n°1
C.P.E. Bach Sinfonia in La maggiore a quattro
 
Sabato 7 Giugno 2008 – Basilica di S. Nazaro in Brolo
LA MODALITA' nella musica del '900

Direttore: Carlo Goldstein
 Henry Purcell (1691-1695) Suite « The Virtuous Wife; or Good Luck at last»
Franco Margola (1908-1992) Antiche danze virginalistiche inglesi
Henryk Gòrecki (1933-) Tre pezzi in stile antico
Arvo Pärt (1935-) « Psalom»
Mihaly Hajdu (1909-1990) Concertino per violoncello e archi
Allegro risoluto – Andante quieto – Allegro molto